L’esperienza del Teatro dell’Armadillo nasce nel settembre del 2000 ad Arese (MI). Il suo fondatore è Massimiliano Mancia, architetto, attore formatosi presso il Teatro della Contraddizione di Milano, autore e regista.
In qualità di scuola di recitazione il Teatro dell’Armadillo è ospitato fino al 2004 dalla scuola di danza e palestra di arti marziali Hana-Wa di Arese (MI), grazie alla collaborazione con la coreografa Enrica Farina. Dal settembre del 2004, con la fondazione dell’omonima Associazione culturale teatrale, le attività si spostano presso il Salone Sociale Siolo, sempre ad Arese (MI), e a Rho (MI) prima nel salone della Circoscrizione Due di Terrazzano, poi nella sala teatrale della Scuola Media San Carlo di via De Amicis.
Nel gennaio del 2007 l’Associazione apre a Rho, in via Lainate angolo via XXV Aprile, lo Spazio Inaudito, salone polifunzionale dedicato ad attività ed eventi artistici di varia natura, facendone la propria sede logistica e organizzativa, ed il luogo principale delle proprie iniziative.
Negli anni, a partire dalla prima funzione di scuola di recitazione per giovani, adulti e ragazzi, il Teatro dell’Armadillo è sicuramente divenuto una delle realtà teatrali più vive e complesse dell’hinterland rhodense. Le attività si sono estese dapprima alla produzione di spettacoli e alla partecipazione a festival, rassegne e concorsi, in seguito alla progettazione e conduzione di laboratori dedicati alle scuole elementari, medie e superiori, e alla formazione di insegnanti, educatori e genitori. Gli ultimi impegni riguardano la costituzione di una biblioteca specializzata in testi teatrali (dedicata allo scrittore e drammaturgo Friedrich Dürrenmatt), la produzione di cd di musiche teatrali arrangiate da giovani musicisti locali, e la produzione di radiodrammi, cortometraggi e mostre fotografiche inerenti agli eventi teatrali.
Le peculiarità e specificità che connotano il lavoro del Teatro dell’Armadillo sono senz’altro la scelta di produrre spettacoli di qualità con attori prevalentemente giovani e non professionisti, l’originalità degli adattamenti e delle scelte registiche, l’allestimento di spettacoli in luoghi non convenzionali (granai, fienili, mangiatoie, piazze, strade, cortili, giardini, cantieri, appartamenti). Queste caratteristiche derivano dalla condivisione della tesi di un teatro che sappia offrire spettacoli accessibili economicamente e geograficamente, originali e significativi, ad un nuovo pubblico, tutto da costruire, rhodense e della provincia nord ovest di Milano. Un teatro quindi che sia opportunità di protagonismo e di sperimentazione di un ruolo attivo nella vita culturale della città, non per pochi professionisti ma per molti cittadini e artisti.